Agenzia 2 di Gravina
I valori della terra
Creazione scultorea in marmo dell’artista gravinese Antonio Sette in pietra mazzaro, che ha scelto motivi identitari della sua città, l’uva e il grano, che ricordano le origini agricole della terra.
Al di là del ponte
Creazione scultorea in marmo dell’artista gravinese Antonio Sette in pietra mazzaro, che raffigura il Santuario della Madonna della Grazia che sovrasta l’acquedotto romano e ricorda i valori cristiani.
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Agenzia 1 di Bari
Impressione di luce
Dipinto su tela con tecnica mista a spatola dell’artista amatoriale barese Antonio Diego Lograno, ispirato a un soggiorno nella città di New York, nel quale sono evidenziati i suoi contrasti emozionali.
Filiale di Bari
Marco 5 e Marco 6
Marco 5 (marzo 2020) e Marco 6 (marzo 2020) sono i titoli delle opere di arte contemporanea astratta che l’autore Marco Simeone ha scelto per i suoi quadri realizzati in pittura acrilica, perché nessun titolo è in grado di comunicare quanto rappresentato nelle tele.
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Filiale di Altamura
Nimbus Hymalayas Museum
Opera dell’artista olandese Berndnaut Smilde. Si tratta di una stampa su alluminio che raffigura una nuvola creata dall’artista all’interno di una sala dell’Himalayas Museum di Shangai.
L’artista, ricreando in maniera iper-realistica una nuvola in uno spazio chiuso, evoca calma e tranquillità̀. La nuvola rappresenta, inoltre, qualcosa che può mutare forma e trasformarsi in altro. Una prospettiva di cambiamento che consente di guardare lo spazio in maniera differente.
Skog
L’innovativo pannello di piante stabilizzate che, oltre ad abbellire i locali, purifica l’aria e rimarca la vocazione green della Banca. “Skog” vuol dire “foresta” in norvegese. L’arte non ha confini.
Marco 3
Tela realizzata in pittura acrilica, espressione di arte contemporanea astratta.
L’opera (novembre 2004) non ha un titolo specifico, perché nessun titolo è in grado di comunicare quanto rappresentato, lasciando così libera interpretazione a chi guarda.
Imprimatur
La Filiale di Altamura ha ospitato, nei primi due mesi del 2019, la mostra itinerante “Imprimatur”, un singolare progetto d’arte, promosso dall’Associazione Culturale “Gaudium”, incardinato sulla ricerca e sperimentazione artistica di “Immagini di fede”.
Nel salone della Filiale è stata allestita la scultura monumentale dedicata a Giovanni Paolo II, realizzata dall’artista polacca Anna Gulak.
Il busto commemorativo, scolpito nella roccia in maniera classica e realistica, rappresenta il Santo Padre nel momento della sua riflessione orante, poggiato al suo pastorale. La forma del busto, con la pianeta distesa verso sinistra, crea un dinamismo che dà l’impressione del movimento, facendo rivivere la forma. Questo simbolismo vuole rappresentare il soffio dello Spirito Santo che ha riempito tutto il pontificato di Giovanni Paolo II.
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Filiale di Santeramo
Zona Rossa
Opera dell’artista molfettese Paolo Lunanova: dipinto con la tecnica dello smalto acrilico su tela.
Nell’opera ogni colore, segno e forma viene filtrato in una figurazione essenziale che, deviata dal normale contesto figurativo, assume i caratteri dell’ambivalenza percettiva, sospesa tra visioni impossibili e forme probabili: ogni immagine cela la contraddizione e il compromesso dei contrari.
Filiale di Nardò
Paesaggio
Trittico del giovane artista leccese Lorenzo Galuppo che opera nel campo dell’arte contemporanea.
La sua ricerca riflette sulla fruibilità percettibile dell’immagine, in cui il paesaggio diviene un veicolo attraverso il quale prende forma la sua creatività. I dipinti, in cui sfumature si alternano a pennellate nitide, mostrano come la percezione dell’immagine che viene reinterpretata diventi uno strumento di discussione della vanità, della memoria e del desiderio.
Le tre tele, in acrilico e smalto, fanno parte di un ciclo di paesaggi che ritraggono l’assenza e/o compresenza dell’uomo e del suo tracciato nella “natura rurale”: con l’assenza della figura, l’artista indaga uno spazio dedicato al silenzio riflessivo e contemplativo.
Filiale di Matera
Split Basketball
Opera dell’artista newyorkese Gina Beavers che trasforma l’immaginario dell’internet in dipinti in rilievo che trasportano l’immateriale natura dell’universo digitale in composizioni tangibili che si impongono per la loro fisicità.
I soggetti ricorrenti nei dipinti di Gina Beavers sono quelli della vita di tutti i giorni, quelli che incontriamo nello scroll delle nostre bacheche: foto di piatti, tutorial per il trucco, corpi sportivi, etc., che sembrano riflettere lo stato del contemporaneo e, al tempo stesso, sollevano domande su questioni legate all’identità di genere, al senso di comunità e alla società dei consumi.
Filiale di Conversano
My own rave – Oro
Opera dell’artista siciliano Davide Bramante: una foto a colori non digitale realizzata con la tecnica delle esposizioni multiple in fase di ripresa.
L’artista, incantato dalla Cappella di San Cosma, autentica e intatta nella sua bellezza, ha cercato di trasmettere la luce infinita che ha colto all’interno, creando una tecnica e un linguaggio, personali e rigorosi, per la realizzazione dell’immagine: l’opera è il sorprendente risultato di una sovrapposizione all-over di immagini, da 4 a 9 scatti non digitali, scattati live, durante la fase di rispesa.
Le “Photos” sono il frutto di ciò che l’artista ama di più: i viaggi, la storia dell’arte, l’architettura e la fotografia, condensate in una sola immagine di grande impatto visivo, attraverso sovrapposizioni spaziali e temporali.
Filiale di Milano
In fondo al tuo cuore
Opera dell’artista materano Pino Oliva, dipinto con la tecnica di acrilico su tela.
L’artista cerca di portare alla luce la “memoria arcaica” che Matera conserva nelle pietre, negli abitanti, nel paesaggio che la circonda.
Evidente è il lavoro sul colore, un processo tutt’altro che istintivo che nasce dall’esigenza di liberarsi del segno per lasciare spazio solo alle forme cromatiche e al gesto pittorico. Tutta la struttura del quadro è pensata guardando alla teoria dei colori complementari e agli equilibri tra i colori. Il risultato è un’opera con tinte accese senza però risultare aggressiva.
Filiale di Gravina
Untitled, 2019 – Oil on linen
Opera dell’artista olandese di adozione americana Peter Schuyff. La sua opera è costituita da campioni di colori mossi da deformazioni che richiamano e alludono all’elaborazione digitale ma anche ai microprocessori degli odierni computer. Danno così luogo, con il movimento delle deformazioni, ad un’energia che l’artista trasmette in maniera evidente a chi guarda l’opera, facendo nascere nell’osservatore il desiderio quasi di accarezzare le opere come fossero tessuti pregiati che volano al vento.
Omaggio a Caravaggio e a Leonardo da Vinci
La Filiale di Gravina ospita una parte della collezione dell’artista gravinese Michele Nardiello, “Omaggio a Caravaggio e a Leonardo da Vinci”, dipinti olio su tela e olio su tavola, che riproducono alcune delle opere dei due grandi maestri
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Filiale di Laterza
Blu Lines
L’opera dell’artista pugliese Rossella Cea è ispirata alla tradizione più pura dell’astrattismo classico: Fontana, Kandinsky, De Kooning e alla semiotica di Umberto Eco.
Esonda senso ed emozioni nel sapiente equilibrio delle linee interrotte e inespresse che, nella loro sobrietà e nel rigore formale della rappresentazione, rimandano inaspettatamente a un senso “altro”, perdendosi nei toni azzurri e cristallini che rappresentano l’elemento vitale primario: l’acqua. Blu oltremare, rosso cadmio, bianco di titanio ci guidano attraverso percorsi che sembrano vibrare della luce intima dell’esistenza, sfumando nell’evanescenza di un verde pantone e lasciando che lo spettatore si perda in rievocazioni cromatiche ancestrali ed avvolgenti.
Filiale di Chieti
Blue Hoodie
L’opera dell’artista ghanese di fama internazionale Annan Affotey, esplora l’identità nera attraverso la ritrattistica. I suoi dipinti si concentrano su donne e uomini di colore, con una pelle scura e vibrante e occhi rossi pieni di anima, evidenziando le sfumature dell’espressione facciale ed esaminando una storia che va oltre il livello superficiale.
Ritratti con colori audaci e luminosi e dallo sguardo intenso che catturano lo spettatore con il particolare rosso degli occhi. Questa caratteristica deriva da una scelta sia estetica che culturale perché, quando l’artista si traferì dal Ghana negli Stati Uniti, una delle domande a cui dovette rispondere più spesso, fu perché i suoi occhi fossero così rossi.
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